I risultati dell’Icqrf nel 2017: quasi 6000 ispezioni. Irregolare un operatore su cinque, disposti sequestri per 1,5 milioni di euro. Sono stati quasi 6 mila i controlli nel settore oleario svolti nel corso del 2017 dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf). Lo si evince dal dettagliato rapporto presentato dal Ministero delle Politiche Agricole, da cui risulta che nello scorso anno l’attività svolta contro frodi, fenomeni di italian sounding e contraffazioni ai danni del vero made in Italy agroalimentare e dei consumatori è stata ampia e capillare con oltre 25 mila operatori verificati complessivamente e più di 57 mila prodotti controllati.
Quello oleario è stato il secondo settore maggiormente analizzato, dopo quello vitivinicolo (17 mila controlli) ed i risultati inducono ad una attenta riflessione. Su 3.853 operatori controllati, infatti, quasi il 20% è risultato irregolare. Circa 7.500 i prodotti controllati dei quali per il 12,8% sono state accertate anomalie più o meno gravi.
Il tutto ha prodotto 70 notizie di reato all’autorità giudiziaria, 280 sanzioni amministrative, 350 tonnellate di prodotti sequestrati in 62 casi per un valore complessivo di 1,5 milioni.
Questi i principali illeciti accertati:
– olio dichiarato extravergine di oliva e risultato invece di categoria vergine all’analisi chimica e/o organolettica;
– commercializzazione di olio extravergine di oliva contraffatto, risultato all’analisi olio di semi colorato con clorofilla;
– commercializzazione di olio extravergine di oliva con indicazioni fraudolente relative alla varietà;
– olio dichiarato da agricoltura biologica con presenza di residui di prodotti fitosanitari rilevata all’analisi;
– violazioni delle norme di etichettatura e presentazione degli oli di oliva per omissioni di indicazioni obbligatorie, irregolare utilizzo di indicazioni facoltative, impiego ingannevole della designazione di origine.
Dal Ministero delle Politiche Agricole fanno notare che sul fronte dei controlli “l’Italia è prima in Europa e all’avanguardia sul web dove siamo in grado di rimuovere i falsi prodotti di qualità certificata dagli scaffali virtuali delle piattaforme e-commerce.
Tutelare le nostre produzioni vuol dire non solo rafforzare il marchio italiano sui mercati internazionali ma anche garantire più sicurezza ai nostri consumatori.
Un grande lavoro che vede impegnati quotidianamente gli uomini e le donne dell’Icqrf e degli altri organismi di controllo del Ministero a difesa del vero Made in Italy.”